Dal 2018, presso la Casa Circondariale Rocco D’Amato di Bologna, le studentesse e gli studenti dell’Università di Bologna hanno organizzato un Circolo di Lettura: il Circolo dei Lettori della Dozza. Il primo tentativo di portare in carcere la pratica della lettura condivisa e di avvicinare la cittadinanza alla realtà carceraria. Ogni mese, in Alta e Bassa Sicurezza, si incontrano per leggere e discutere i libri più diversi con i lettori di “dentro”, portando “fuori” – in un circolo parallelo organizzato dalla leggendaria Biblioteca Salaborsa – le osservazioni, le critiche, le voci di chi non può partecipare al Circolo direttamente.
Hanno letto di tutto: da Lucrezio a Zerocalcare, da Manzoni a D.F. Wallace, da Javier Cercas a Primo Levi, e poi raccolte di poesia e saggi di neuroscienze, dizionari di politica e studi danteschi, racconti fantastici e romanzi storici; regolati dalla legge del desiderio di leggere e dalla Carta dei diritti e dei doveri del lettore, che tutti i partecipanti si impegnano a rispettare.
Un ponte tra l’Università, la Biblioteca e il Carcere, per condividere la passione per la lettura e avvicinare, in un esercizio di libertà collettiva, mondi diversi e raramente in comunicazione tra loro; convinti, con Cormac McCarthy, che «condividere la lettura anche solo di qualche decina di libri costituisce un vincolo più potente del sangue».
Questo libro racconta, dalle dirette voci dei protagonisti, la loro storia.
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