Bologna – Cinema da sogno nelle notti di mezza estate

Bologna – Cinema da sogno nelle notti di mezza estate

Sotto le stelle del cinema

A Bologna continua la tradizione estiva del cinema all’aperto più grande d’Europa.

Giugno 2019: bollino rosso e allerta meteo un po’ ovunque, ovviamente anche a Bologna. È questo l’inizio dell’estate bolognese, arrivata tutta d’un tratto e calorosamente, o per meglio dire, “afosamente”.
Il caldo ha portato inevitabilmente con sé quella spossatezza che impigrisce anche i bradipi e rende ogni azione quotidiana una piccola impresa apparentemente inaffrontabile senza un adeguato serbatoio d’acqua fresca, frutta e ghiaccioli. Non c’è quindi da stupirsi che la città si svuoti e la gente posticipi tutto il procrastinabile. Ma non appena il sole tramonta, ecco che la calura si fa a poco a poco più sopportabile e uscire torna finalmente a essere cosa assai piacevole. Il centro storico si trasforma così in un valzer di passi scomposti di persone a passeggio nella magica estate bolognese, che tra i tanti concerti gratuiti e le numerose attività rivolte a tutti, vanta con orgoglio anche il cinema all’aperto più grande d’Europa.

Magiche catarsi in Piazza

La Cineteca di Bologna lo organizza annualmente, quest’anno nell’ambito di Be Here. Bologna Estate 2019, in Piazza Maggiore, dove è stato appositamente allestito un maxischermo per le proiezioni, tutte gratuite, e dove sono state collocate un gran numero di sedie ordinatamente disposte sul cosiddetto Crescentone.  Quest’anno, dal 17 giugno al 14 agosto, ogni sera alle 21:45, sono in programma ben 56 proiezioni di film di vario genere, dai classici senza tempo ai restauri più recenti, tutti in lingua originale, all’occorrenza con i sottotitoli. Sembra un sogno di un inguaribile cinefilo, eppure è una realtà già ben consolidata. La partecipazione è ogni anno altissima e molto variegata: studenti, famiglie, anziani, bambini, … Un evento culturale e di diletto d’ampio raggio insomma, che unisce e riunisce con tanto di funzione paideutica e catartica.

Omaggi ospitati e ospiti da omaggiare

In questa nuova edizione, la cineteca ha voluto omaggiare Jean Gabin e Oliver Stone, i fratelli Pupi e Antonio Avati, i classici degli anni ’90, le donne che hanno fatto grande il cinema italiano, Truffaut, e non solo. La rassegna, idealmente divisa in Verso il cinema ritrovato, Il cinema ritrovato e Sotto le stelle del cinema, vede la partecipazione attiva di registi, attori e molti altri ospiti da tutto il mondo. Ci sono Nicolas Winding Refn, Emi De Sica, Francis Ford Coppola, Nicolas Seydoux, Jane Campion, Lina Wertmüller, Mons. Zuppi, Oliver Stone, Michel Ocelot, Paola Cortellesi, Riccardo Milani, Riccardo Scamarcio, Lars Boering, Claude Lelouche, Thierry Frémaux, Antonio e Pupi Avati, Alice Rohrwacher e Matteo Garrone.

Un fritto misto di programmazione

Ad aprire le danze, lunedì 17 giugno, Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan, a chiuderle invece, mercoledì 14 agosto, le musiche della Filuzzi e il film Straziami ma di baci saziami di Dino Risi. Per enumerarne alcuni, tra i tanti saranno proiettati Apocalypse Now- Final Cut, Forrest Gump, Matrimonio all’italiana, La forma dell’acqua, Via col vento, I quattrocento colpi, Easy rider, Dogman, Pulp fiction, Roma, Miracolo a Milano, Fight club, Lezioni di piano, Il circo, … ( Cfr il programma completo qui).

Fascino dell’attesa e aspettative ritrovate: gioia su tela

C’è chi arriva con largo anticipo, ben equipaggiato con pizza d’asporto, gelato e birra ghiacciata, chi nell’attesa legge un libro o cerca di studiare, chi ne approfitta per telefonare a una persona cara o chi audacemente attacca bottone con i vicini. Ma c’è anche chi purtroppo non riesce a trovare nemmeno un posto a sedere e si adagia sulle scalinate di S. Petronio o più spartanamente in piazza. Un bel quadretto dai vividi colori ad ammirarsi, per chiunque passi di lì, che serve forse anche a ricordare che la felicità spesso sta nelle piccole cose e basta davvero poco per trasformare una semplice serata estiva in uno straniamento dalle sembianze di un minuscolo capolavoro.

La redazione – Silvia Pasetto